Il #FESCAAAL30 è alle porte e quest’anno vogliamo accompagnarvi in un bellissimo viaggio intorno al mondo per esplorare la bellezza multiculturale dei tre continenti, non solo virtualmente con i nostri 50 film in programma, ma anche con un pizzico di fantasia e con l’aiuto dei bellissimi racconti di scrittori che con il loro sguardo ci offrono riflessioni e punti di vista inediti sui loro paesi.
Allacciate le cinture! Abbiamo chiesto a tre librerie milanesi, Walden, Verso e Lapsus, di consigliarci dei titoli da Africa, Asia e America Latina per immergerci nell’atmosfera e prepararci alla 30ª edizione del Festival.
Pronti a partire?
I consigli di WALDEN
Walden è un caffè letterario reinterpretato in bistrot, cocktail lab e hub per la produzione di eventi culturali, artistici e musicali.
La parte del colibrì
di Pierre Rabhi
Lindau (2018)
Pierre Rabhi, scrittore, agricoltore e ambientalista francese di origini algerine, dà voce a molti interrogativi sul degrado delle nostre società, sullo sfruttamento delle risorse naturali, sulla violenza sugli animali, sull’inaridimento dei rapporti familiari e sociali, sulla povertà nel mondo, sulle disuguaglianze.
Il canto dell’illuminazione
di Yongjia Xuanjue
Ortica (2017)
Raccolta di aforismi di Yongjia Xuanjue, monaco della scuola buddhista Chán (Zen) o della “Improvvisa Illuminazione”. La scuola si edifica sulla nozione di non-dualità: nessun individuo e nessun Buddha, nessun bene e nessun male, nessun peccato e nessun merito, nessun progresso sulla via graduale del risveglio davvero esiste.
Regno animale
di Gabriela Mistral
Edicola Ediciones (2016)
Un libro illustrato per grandi e piccoli lettori alla scoperta del meraviglioso mondo degli animali, in compagnia di Gabriela Mistral, insegnante e poetessa cilena, Premio Nobel per la Letteratura, e le illustrazioni di Raquel Echenique e Fito Holloway.
I consigli di VERSO
Verso è una libreria-laboratorio che offre itinerari di lettura, occasioni di incontro e uno spazio di aggregazione intorno al mondo del libro.
Le cicogne sono immortali
di Alain Mabanckou
66thand2nd (2020)
Il romanzo più politico di Mabanckou che ci riporta nella Pointe-Noire di fine anni Settanta, in tre giorni cruciali nella storia del Congo-Brazzaville. L’universo famigliare si allarga rapidamente fino a diventare un affresco del colonialismo, della decolonizzazione e dei vicoli ciechi del continente africano, di cui il Congo è una potente e dolorosa metafora.
Noi, i sopravvissuti
di Tash Aw
Einaudi (2020)
Un magistrale affresco dell’Asia sud-orientale. La storia di Ah Hock è una storia di piccoli passi e grandi speranze in un paese, la Malaysia, dove la lotta per sopravvivere ed emergere deve fare i conti con un tessuto di tremende contraddizioni economiche, razziali e sociali, e dove è facile restare incastrati negli ingranaggi di una modernizzazione a macchia di leopardo.
Ho paura torero
di Pedro Lemebel
Marcos y Marcos (2004)
Lei è la Fata dell’angolo, travestito passionale e canterino. Carlos è un militante del Fronte patriottico Manuel Rodríguez, a caccia di un nascondiglio sicuro per le sue riunioni clandestine. Questo romanzo celebra il trionfo dei sentimenti e dell’erotismo su pregiudizi, barriere, meschinità. Nel 2020 è stato adattato per il cinema da Rodrigo Sepúlveda.
I consigli di LAPSUS
Lapsus è un po’ più di una libreria e un po’ più di una caffetteria: è un posto dove scambiarsi idee, consigli e qualche sorriso.
La morte di Vivek
di Akwaeke Emezi
Il Saggiatore (2021)
Attraverso ricordi dell’adolescenza e occasionali interventi dello stesso protagonista, Akwaeke Emezi narra la storia di un ragazzo dallo spirito delicato e misterioso, un enigma che la sua famiglia non riesce a decifrare, i cui capelli lunghi e il trucco sono una maschera, un modo di esprimere qualcosa che nessuno attorno a lui ha i mezzi per comprendere.
La tigre bianca
di Arvind Adiga
Einaudi (2008)
L’imprenditore Balram Halwai, detto la Tigre Bianca, scrive sette lucide e impietose lettere al primo ministro cinese che si appresta a visitare l’India. Gli racconta delle proprie origini e della propria storia. Avvincente, rabbioso e intriso di un truce umorismo, La Tigre Bianca è un viaggio sorprendente attraverso un’India nuova.
Trilogia sporca dell’Avana
di Pedro Juan Gutiérrez
E/O (1998)
Il protagonista, Pedro Juan, attraversa gli anni della storia recente di Cuba, gli anni Novanta, quelli della sua crisi peggiore, che si incrocia e si fonde con la personale crisi dell’autore: il suo licenziamento da giornalista, il fallimento matrimoniale, la solitudine, la caduta rovinosa nella miseria e nella marginalità.
Trovate tutti i titoli nelle rispettive librerie, e fino al 21 marzo per ogni acquisto o ordine di libri da Walden, Verso e Lapsus riceverete un piccolo omaggio del FESCAAAL (fino a esaurimento scorte), grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Buona lettura e buon Festival!