FILMMAKER torna in presenza a Milano dal 12 al 21 novembre all’Arcobaleno Film Center e al Cinema Beltrade. Filmmaker è il festival socio fondatore del Milano Film Network dedicato al cinema documentario e di ricerca, da più di 40 anni punto di riferimento per sostenere e scoprire nuovi autori e nuove forme cinematografiche.
Un programma molto ricco articolato in 7 sezioni (Concorso Internazionale, Concorso Prospettive, Fuori Concorso, Fuori Formato, Europa 2021 –Dancing in the Dark, Teatro sconfinato, Over)
che presenterà in questa prossima edizione 71 film provenienti da 14 paesi, 22 prime mondiali, 12 prime italiane ed eventi speciali come la prima milanese di Atlantide, l’ultimo film di Yuri Ancarani, applaudito all’ultima Mostra di Venezia.
Il film che abbiamo scelto per voi: i consigli del FESCAAAL
Tra i film in programma del prossimo FILMMAKER abbiamo selezionato per voi due lungometraggi made in Africa da Niger e Etiopia che ci parlano di comunità ai margini alla ricerca di un futuro meno incerto.
Martedì 16 novembre, h.19.30
Cinema Beltrade (anteprima italiana)
Zinder di Aicha Macky è un racconto duro e coraggioso della vita delle gang a Kara Kara, quartiere di Zinder, la seconda città del Niger. Sopravvivere qui è una sfida quotidiana e il futuro è incerto soprattutto per i giovani e per chi è condannato a vivere ai margini. Macky, regista e attivista nata proprio a Zinder, torna nel suo Paese per dare voce alle storie delle persone che vivono in questo ghetto in un equilibrio precario in cui la relazione tra lei e chi accetta di farsi filmare è una continua e complessa negoziazione.
Mercoledì 17 novembre, h.19.30
Cinema Beltrade (anteprima italiana in presenza della regista)
Faya Dayi è l’opera prima di Jessica Beshir.
Secondo una leggenda sufi etiope l’erba khat è sacra e veniva tradizionalmente masticata per avvicinarsi al proprio dio. A partire da questo racconto, Jessica Beshir, regista messicana con origini etiopi torna in Etiopia e ci accompagna in un percorso spirituale, tra il partire e il tornare. Il documentario racconta una comunità, quella di Harar, dove tutti coltivano il khat come fonte di guadagno ma anche per masticarlo e fuggire da una realtà instabile e difficile.
Ci vediamo a FILMMAKER!