In occasione della 34ª edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, quest’anno dedicata all’idea di gioventù in movimento raccontata attraverso alcune delle migliori produzioni cinematografiche, Eni sceglie di partecipare presentando il documentario del 1964 Oduroh, di Gilbert Bovay. La storia di un ragazzo, Oduroh, e di una cultura, quella ghanese, dove la macchina da presa è dalla parte dell’uomo e della dignità del suo lavoro, ispirando un momento di riflessione e di analisi su grandi temi sociali e geopolitici. Introdurrà la proiezione Giulio Latini, docente di Comunicazione multimediale presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, che oltre a essere regista di film documentari girati in Europa, Africa ed Oriente, è un grande studioso della produzione cinematografica di Eni e in special modo di Bovay, sulla quale, tra l’altro, ha pubblicato nel 2011 il libro “L’energia e lo sguardo. Il cinema dell’Eni e i documentari di Gilbert Bovay”.
Oduroh, Gilbert Bovay | Italia | 1964 | 38’
Il film segue il viaggio di un giovane ghanese che, grazie a una borsa di studio offerta da Eni, lascia il suo villaggio per studiare a Milano e acquisire competenze nella raffinazione del petrolio. Il film racconta il contrasto tra il suo mondo rurale e la frenesia urbana, le sue esperienze a Metanopoli e la scoperta di una cultura diversa, ma anche la sua difficile integrazione. Tornato in Ghana, Oduroh affronta la realtà di un paese in via di sviluppo, tra tradizione e modernità. Il documentario esplora la speranza di un futuro migliore per l’Africa, mettendo in luce la cooperazione internazionale e il ruolo di Eni nel progresso del continente. La sua storia diventa simbolo di un’intera generazione che cerca di trasformare il proprio destino, con un messaggio di unità, dignità e cambiamento.



A seguire
Proiezione del film dalla Sezione Flash Searching for Amani, e Q&A con la regista Debra Aroko
Searching for Amani, Debra Aroko, Nicole Gormley | USA, Kenya | 2024 | 80’
Nel cuore del Kenya, la morte misteriosa del padre di Simon Ali, stimata guida di una riserva, spinge il ragazzo di 13 anni a intraprendere un doloroso viaggio per trovare il colpevole. Con la sua videocamera e con il sogno di diventare giornalista, Simon scopre la dura realtà della siccità devastante che ha colpito i pastori e i conflitti armati che il riscaldamento globale sta causando nella regione.
